Recensioni / I libri da leggere a luglio scelti da Elle decor

Il cambiamento climatico, un fenomeno globale in costante evoluzione, sempre più esplorato da ricerche e studi in ambito internazionale, ha conseguenze future a breve e medio termine, che includono rischi importanti per le città. In discussione ci sono i comportamenti e gli stili di vita di una società debole, una cultura dell'abitare che riguarda luoghi urbani e territori incapaci di adattarsi ai cambianti in atto. Il libro di Michele Manigrasso, architetto, urbanista e paesaggista, edito da Quodlibet, fa riferimento con "grado zero" alla costruzione di una visione inedita, focalizzandosi sulla prospettiva di una nuova idea di città, a partire dalla comprensione delle strategie di protezione del clima, tra azioni di "adattamento" e di "mitigazione", al centro della prima parte del saggio. L’adaptive urban design interpreta la geografia del rischio per definire una traccia di progetto che porta a compimento e realizza così un’inedita idea di paesaggio, in cui l’adattabilità è il concetto fondante degli interventi. Si dibatte sulla forma complessiva dello spazio urbano, su quali valori culturali costruire un pensiero condiviso di sviluppo sostenibile. Considerando argomentazioni che si articolano sul piano teorico, pratico e applicativo, il volume traccia il profilo della città adattativa, profondamente impegnata nella lotta 'contro' il climate change. Il volume invita a un nuovo "rinascimento urbano", lontano da qualsiasi forma di predeterminazione formale e capace di una flessibilità tale da attivare il futuro in tutti i suoi possibili scenari. Con prefazione di Flemming Rafn Thomsen, architetto danese co-fondatore dello studio Tredje Natur.