Uno dei casi più interessanti
di sonnambulismo,
studiato
dallo psicologo
Théodore
Flournoy, da Carl
Gustav Jung e anche dal grande linguista
Ferdinand de Saussure, è
quello di Hélène Smith, pseudonimo
di Catherine-Elise Müller
(1861-1929), una ragazza svizzera
di modeste condizioni, che durante
le sue sedute spiritiche cade in
trance sonnambula e compie viaggi
astrali descrivendo civiltà aliene
(produce scritture in lingue sconosciute fra cui il marziano) e parla in un sanscrito inventato.
Altrettanto interessante è il
caso, meno noto, del sonnambulismo
ambulatorio di Albert Dadas
(1860-1907) che all'epoca in cui incontra
Philippe Auguste Tissié,
medico alienista francese che lo
studia per anni (siamo nel luglio
de1 1886 in un reparto dell'ospedale
Saint-André di Bordeaux), è «un
giovane un po' magro e gracile, ma muscoloso», la cui «fisionomia è di volta in volta intelligente e inibita».
Giovane stagista in psichiatria
al servizio del dottor Albert Pitres, che lavora nell'ospedale Saint-André di Bordeaux, Tissié si
occupa, per la sua tesi di dottorato Les aliénes voyageurs. Essai médico-
psychologique (1887), della cosiddetta «follia incontrollata» o
«automatismo ambulatoriale»,
patologia di cui soffre Dadas. Da
questo lavoro di Tissié, e da altri
suoi studi sui sogni, Valeria P. Babini, già docente di Storia della
Psicologia all'Università di Bologna, ha curato una bella antologia - documentata, curiosa e intrigante - su Il caso clinico del viaggiatore sonnambulo.
Qual è il disturbo che affligge
Dadas, al punto da farne un caso
clinico? Non riesce a fare a meno di partire quando gli prende il bisogno, un impulso irrefrenabile che lo costringe a fare anche 60/70 chilometri
a piedi in una sola giornata.
Dal racconto dello stesso Dadas,
che ha del romanzesco (sono parole di Tissié), l'uomo, novello «ebreo errante», parte all'improvviso, camminando spedito e a caso, spesso perde i documenti, viene arrestato
per vagabondaggio, sbattuto
in prigione o ricoverato in ospedale. I suoi viaggi, passione che coltiva fin dall'età di 12 anni, dopo che è caduto sbattendo la testa, lo portano a Parigi, Nantes, Lione, a Mosca dove rischia l'impiccagione con l'accusa di essere un nichilista, in
Olanda, Germania, Svizzera, Austria (a Vienna un professore lo
presenta ai suoi allievi come «il
Viaggiatore di Tissié») e persino in Algeria. Per lo più raggiunge questi luoghi senza sapere come.
Durante le sue fughe «patologiche», si trova in uno stato simile al sonnambulismo. Il meccanismo che provoca l'allontanamento
di Dadas dalla famiglia (si
sposa nell'estate del 1887, ha una figlia, Marguerite-Gabrielle, che, dopo la morte per tubercolosi della
madre, viene adottata) e dagli
impegni (lavora in prevalenza come operaio nella Compagnia del gas di Bordeaux) è il seguente: da sveglio sente parlare di un paese o
di una città, durante la notte li sogna e al mattino si mette subito in movimento per raggiungerli.
Prima di ogni attacco che lo
spinge a partire, il carattere di Dadas muta, annota Tissié, diventa cupo e taciturno, avverte un violento mal di testa accompagnato da sudorazioni, ronzii alle orecchie, vertigini e un tremito nervoso. Pur di sbrigarmi, confessa Dadas al
medico francese, indosserei un vestito da donna. «Camminare spedito mi sgombra la testa»: più cammina velocemente, più la sua testa si «rinfresca». Sono pensieri che, come se un martelletto percuotesse il nervo scoperto della letteratura che amo, mi trasportano nel flusso ipnotico di Camminare di
Thomas Bernhard, dove il personaggio chiave del racconto è invischiato nel «meditare sino allo sfinimento su cose insolubili».
Una volta in viaggio, l'isterico
Dadas, incallito onanista (si masturba anche 9,10 volte per notte), non sa più quel che fa, è incosciente. Poiché è un caso non conosciuto, Tissié conia per lui il termine di captivé (catturato, nel senso di prigioniero
di un pensiero che lo forza
a viaggiare); si tratta di un soggetto che parte in seguito a un sogno o a una forte emozione che gli provoca lo stato di sogno da sveglio.
La cura escogitata da Tissié
per lenire lo stato morboso del suo paziente è l'ipnosi la cui applicazione, dice il medico francese, «ci ha dato fino a oggi buoni risultati». Con la terapeutica suggestiva, Tissié
provoca nel paziente un sonno
ipnotico durante il quale gli ordina vari comportamenti, ad esempio, di non masturbarsi più e di non andarsene più da Bordeaux.
Fra i «folli letterari» studiati
da Raymond Queneau negli anni
Trenta del Novecento, c'è J.-M.
Boisseau che nel 1847 stampa a
Parigi un opuscolo di 9 pagine in
cui propone, per «rallentare e accelerare a volontà il movimento giornaliero della terra», un bizzarro esperimento: far camminare insieme cento milioni di uomini e più di dieci milioni di animali domestici, in modo da provocare un ritardo o un anticipo nell'insorgenza
del sole all'orizzonte. Chissà se l'instancabile camminatore
Albert Dadas avrebbe partecipato con entusiasmo a questo «esercizio (di stile) fisico».