Una selezione di nuove uscite che ci conducono nei prolifici mondi progettuali di Nika Zupanc, Jaime Hayon, Drift, Vo Trong Nghia, Pierluigi Cerri, Carlo Colombo, Gianni Pettena e Olafur Eliasson
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Si è autodefinito “l’anarchitetto” del panorama italiano, intitolando così il primo dei suoi numerosi libri, del 1973. Bolzanino, classe 1940, Gianni Pettena, architetto-artista e critico, è tra i fondatori dell’architettura radicale fiorentina degli anni Sessanta e Settanta insieme a Archizoom, Remo Buti, 9999, Superstudio, UFO e Zziggurat, pur mantenendo una netta posizione autonoma.
Questo densissimo volume, oltre 500 le pagine, ne documenta l’intensa attività, impregnata della sua esperienza giovanile americana e del pensiero di Buckminster Fuller e James Wines, ecologisti ante litteram e attenti scrutatori delle periferie”. Un’antologia dei suoi scritti, composti tra il 1970 e il 2020, evidenzia invece il suo pensiero critico, in particolare contro il funzionalismo modernista, i codici e i canoni consueti della progettazione, oltre che il suo modus operandi fatto di interventi temporanei e di una costante ricerca di alleanze con l’arte concettuale, il radical design austriaco, la land art e la musica sperimentale.