Recensioni / I libri da leggere a ottobre scelti da Elle decor

L'autunno porta con sé il desiderio di trascorrere momenti di intimità nella propria casa, e, come conseguenza 'naturale', il piacere della lettura, magari accomodati su un'ampia poltrona, sdraiati su un accogliente divano o avvolti in una soffice coperta. Ecco allora i suggerimenti per scegliere tra le tante novità editoriali di questo mese, alcune prenotabili perché in uscita a giorni, altre disponibili per l'acquisto in libreria oppure online. I titoli di ottobre includono l'ambito dell'architettura e del paesaggio, con un volume dedicato alla neve come opportunità di progetto, un altro che approfondisce lo studio dei paesaggi energetici alla luce della transizione energetica. Tra le uscite fresche di stampa del mese, ci sono un libro, che, riunendo 1.000 'classici' del design, non può mancare nella libreria di ogni progettista o appassionato della disciplina, da aggiungere alla monografia di una designer slovena i cui lavori 'rompono le regole', superano i cliché e sovvertono gli stereotipi. E, ancora, si consigliano un catalogo ragionato, dissacrante e ironico degli interni posti in affitto negli annunci immobiliari destinati agli studenti, oltre a un volume incentrato sulla figura di uno stilista visionario che ha cambiato per sempre la moda, superando i confini dentro e fuori dalla passerella. Le letture d'autunno non tralasciano la fotografia, con la pubblicazione dei bellissimi scatti di alcune stazioni italiane realizzati da un'interprete femminile, che svelano un'Italia immobile nel passato. Per finire, una piccola fuga nel mondo dell'arte attraverso i racconti di narrativa di alcuni grandi autori, tutti con protagonista speciale: la pittura.

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La realtà è che della neve si parla molto poco nell'ambito del dibattito internazionale sull'architettura del paesaggio. Eppure, dal punto di vista dell'estensione geografica, la neve raggiunge dimensioni assolutamente rilevanti, occupando oltre il 9% della superficie totale della terra, oceani compresi, e ancora riveste un ruolo determinante negli equilibri ecologici globali. Ruota intorno al tema progettuale della neve il volume "Abitare la neve" pubblicato da Quodlibet nella collana DiAP, sulla premessa, come scrive Federico Di Cosmo nell'introduzione che “allo stato dei fatti non esiste ancora un vero e proprio quadro conoscitivo sul progetto sensibile alla neve. I riferimenti sono perlopiù datati, di natura episodica, legati a pochi personaggi o a opere autoriali, ad alcune esperienze di gestione innovative, a possibili riletture strumentali di campi di ricerca molto affini, o ad applicazioni della tecnica e dell’architettura che in maniera secondaria intersecano il tema più esclusivo del progetto sensibile alla neve”. L'obiettivo del libro è di cercare di rispondere ad alcune domande fondamentali: Come si può gestire la neve attraverso il progetto? Quali sono i principi su cui lavorare? In quale misura possono indirizzare la transizione climatica degli ambienti nivali? Per farlo l'autore prende in esame diversi aspetti. Si parte dalle relazioni che la neve instaura con il paesaggio; la neve è una "variabile d'eccellenza" in grado di condizionare i modi e i tempi di vivere la città e il territorio, cambiandone le forme e le geometrie di funzionamento, i riferimenti visivi, fino a capire, guardando alla pittura, al cinema e a materiali simbolici, il ruolo che essa ha nella costruzione di un immaginario comune. Poi, è la volta di comprendere alcune dinamiche storiche e di avviare una lettura critica dello stato dell’arte, per individuare un quadro storico-culturale e progettuale di riferimento, passando per tematiche come l’architettura artica tardo-modernista o il movimento delle winter cities. Quindi, Di Cosmo prende in esame una serie di progetti autoriali, casi studio, relativi a esperienze provenienti da varie parti del mondo, che lavorano sulla temporalità, sulla messa in sicurezza e favoriscono la fruizione attiva, sviluppando, anche attraverso il confronto, una lettura critica. Infine, la neve da semplice circostanza climatica, inevitabile e spesso anche indesiderata, è riconsiderata come “invitante opportunità di progetto”, dove per progetto di paesaggio si intende un’accezione unificante, che abbraccia aspetti dell’architettura, dell’ecologia, quello urgente del cambiamento climatico, dell’ingegneria, dell’urbanistica e delle pratiche costruttive non strettamente correlate a una disciplina. “In altre parole si intende per paesaggio lo "scenario predominante della nostra vita quotidiana”, spiega l'autore.