I1 nostro consiglio spassionato
per il Natale (ma anche per tutto il resto dell'armo) è Opere
complete di Learco Pignagnoli e
altre Opere complete, che già con il titolo promette di scombussolare un
bel po'. Ne è autore lo scrittore Daniele Benati che non ne riconosce la
paternità in quanto dice che sia il lavoro dello stesso Learco Pignagnoli,
personaggio tanto sfuggente da
sembrare una creatura mitologica:
chi oltre lui può vantare di essere nato in due città differenti, distanti 32
km e una quarantina di minuti?
E divertente stare al gioco inventato da Benati e scorrerele oltre duecento pagine di freddure, tormentoni,
prese in giro dell'universo mondo,
delle proprie passioni e a volte di sé
stessi, con ironia feroce e pungente. 425 «opere», alcune
di poche frasi altre più lunghe, in cui l'autore tormenta,
provoca, spesso con una voluta ottusità molesta, raccontando le storture che più gli danno fastidio, i torti veri o
presunti che lo fanno arrabbiare. Non si salva nessuno,
né chi legge né chi racconta, perché le pagine si rincorrono formando una catena di tormentoni che prendono di
mira tutto e tutti (alcuni più di altri) ma che non possono
che provocare simpatia, ilarità e fratellanza con il narratore (chiunque esso sia!). Chi non vorrebbe sfogarsi allo
stesso modo di Learco nell'Opera n. 425 : « Voi cosa dite,
siete d'accordo con me ociho ragione io?».