Recensioni / Frammentario e suggestivo

Alois Riegl, una delle figure di maggior spicco della «Scuola di Vienna», scompare nel 1905 lasciandosi alle spalle moltissimi inediti, fra cui questa Grammatica, adesso tradotta in italiano. Scritta sul finire dell' 800, riflette le posizioni dello studioso austriaco. Riegl cerca di fissare un metodo. Non si accontenta però di una semplice «teoria generale della storia dell' arte»; punta a «una teoria della storia in generale». Il volume, frammentario e suggestivo, propone un punto di vista originale, capace di esercitare influenze durevoli. Riegl mette in soffitta certe rigidità positivistiche e apre al secolo nuovo. Al suo magistero attingeranno, infatti, personalità come Edgar Wind e Erwin Panofsky, oltre a contare su lettori attenti come Walter Benjamin.