Le classifiche, purtroppo, sono indiscutibili nella loro crudezza numerica, ma, come sappiamo per esperienza, non sempre i numeri rispecchiano i valori. Nei libri, poi, questo è un assioma. Così, accanto alle classifiche "ufficiali", qui a destra, e ai suggerimenti dei più nobili attori della filiera, i librai, qui a sinistra, oggi inauguriamo non una classifica, ma un suggerimento (tre libri, non uno di più) che, a turno, i redattori del nostro «Domenicale» porgeranno ai lettori. Nessuna pretesa di esaustività o "personali" classifiche. Solo un regesto di letture utili e consigli sulla base di preferenze, idiosincrasie e gusti, sui quali, com'è noto, non si discute. Un modo, anche, per guardare alle classifiche con lo spirito con il quale le abbiamo sempre affrontate: rispetto sì, accettazione supina mai. Così ecco, in un telegramma, tre titoli che raccomando caldamente. Il primo è un anomalo "libro d'artista". Che, infatti, "sembra" (ed è) un perfetto saggio storico. Mi intriga, di questi Cicli futili di Cristiano Berti, il loro essere, consapevolmente, libri ibridi. Ed è un'idea nuova che invito ad approfondire. Eredi Boggiano (Quodlibet, pagg. 256, € 25) è un saggio su schiavi cubani e migranti italiani e si completa con una performance artistica. Di Bruno Arpaia lo struggente Ma tu chi sei (Guanda, pagg.176, €18), il suo libro più sofferto: il disastro dell'Alzheimer e di chi lo sperimenta (direttamente e indirettamente). Infine: Un filo d'oro. La Collezione Prutscher di libri viennesi per bambini 1900- 1938 (Corraini, pagg. 300, € 48). Una collezione meraviglia. Da stropicciarsi gli occhi: tutti libri che non andarono in classifica ma nell'Olimpo dei bei libri.