Recensioni / Oroscopo di giugno: prepariamoci all’estate con 12 libri scelti per voi al Salone di Torino

Due le novità importanti di questo mese. La prima: il 5 giugno ci sarà l’ingresso di Venere in Leone, che lì resterà fino a ottobre (e l’Aquario dovrà necessariamente essere creativo per far fronte a questo attacco frontale!). La seconda: Plutone retrogrado, che rientra nel freddo Capricorno fino alla fine dell’anno, per alimentare venti bellicosi e gettare le sue lunghe ombre sulle ultimissime nate di Ariete, Cancro e Bilancia.
Di rientro dal Salone del libro di Torino, questo mese abbiamo pensato di selezionare per voi 12 libri (scritti da donne) e pubblicati da 12 case editrici diverse… anche per cominciare a entrare nell’atmosfera estiva di relax: sdraio e ombrellone, SPF, occhiali da sole e un buona lettura, ovviamente.

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Vergine (24 agosto-22 settembre)

Nel mese che celebra i Gemelli e la sua «leggerezza cerebrale», tu tendi sempre un po’ a innervosirti o irrigidirti. Anche questo giugno un «gemel-capriccio» c’è, ma rapidissimo: dall’11 al 27 potresti essere colta da una frenesia che non ti dà pace e che ti fa passare dall’andatura di crociera suggerita dal Toro a quella di Luna Rossa durante una gara. Un ritmo, insomma, un po’ sincopato: tra il bisogno di ponderare attentamente le scelte e i passaggi e l’urgenza di vedere subito i risultati del tuo lavoro o dei tuoi sforzi. Per il resto, è un buon mese anche per chi sta facendo i conti con Saturno – la prima decade – e si vede rimpicciolire e restringere un po’ tutto, amore incluso: Giove infatti mitiga gli effetti negativi e critici di Saturno, riportando un po’ di speranza e smussando gli spigoli.
Attenta: a non ritrovarti la sera a triturare lo scontrino del caffè senza sapere perché. Stai presente e con la mente libera.
Consiglio: per le ultimissime nate del segno… Plutone torna in trigono. Se la rivoluzione ancora non l’hai fatta, questa è l’ultima occasione.

Un libro per te: Dolores Prato, Educandato (Quodlibet). «Tutti dicono che ho fantasia. E io rispondo che non l’ho. Non riesco a inventare un raccontino. E allora come mai tutti lo dicono? Che sia fantasia quei nessi spontanei tra le cose e le idee, tra persone e parole? Quello scoprire i fili che legano tutte le cose? Questo improvviso annodare, sì, ce l’ho. Ma è fantasia questa?»