Recensioni / Un uomo che dorme

Un uomo che dorme presenta i sintomi della depressione. Il personaggio del libro di Perec sente in un primo momento "una specie di stanchezza", "un disagio insidioso" che lo spinge a non svegliarsi, a non muoversi e a ridurre il suo universo alla contemplazione del soffitto. E lì, improvvisamente nota le crepe. Partendo da quella scoperta, l'uomo farà l'inventario di ciò che costituisce la sua vita. Scritto nel 1967, quando Perec aveva trent'anni, L'uomo che dorme non è né un romanzo né un'autobiografia, né un autoritratto né un'autofinzione: è tutte queste cose insieme.–Agnès Verlet, Magazine Littéraire