In una bella collana chiamata Compagnia Extra sono apparsi libri di Kafka, Perec, Fellini, Celati, Cornia e Basara. Una compagnia di lunatici o di stralunati in cui Albani figura, con questo libro, come un portavoce o un archivista, già autore di spessi repertori e dizionari di “scienze anomale”, “lingue immaginarie”, “libri introvabili” e membro emerito dell’Oplepo, un istituto che si occupa di letteratura potenziale.
Albani ha cercato e trovato (ma c’è ancora molto da trovare) in una bibliografia marginale e fantasiosa che ha i suoi perni nei surrealisti e post, in Borges, Calvino, Chesterton, Hašek, Delfini, Vila-Matas, Wilcock, in tutti i letterati fortemente attratti dall’invenzione fuori dai presunti canoni del reale.
Il catalogo che Albani ci offre è dei più godibili, va dal Club dei mestieri stravaganti alla Società per la resurrezione dei morti, dal Partito del progresso moderato nei limiti della legge al Partito conservatore e comunista in Italia, dall’Istituto scientifico per il regresso umano al Club dei parenticidi, dall’Ente autonomo sfaccendati e sfaccendate alla Scuola elementare per diventare malati di mente. Alcuni sono frutto di fantasia, altri sono esistiti, esistono. Ogni bizzarria ha i suoi cultori, e non è sempre detto che essi siano più matti dei cosiddetti savi.