Recensioni / Ora il cinema scopre Giacinto Scelsi

Prima o poi doveva accadere che qualcuno al di fuori di una ristretta cerchia di appassionati scoprisse quanto Giacinto Scelsi sia un grande musicista e quanto le sue composizioni siano un'avventura pioneristica ineguagliata. Ci voleva un esploratore onnivoro come Scorsese per portare alla luce due capolavori come il rivoluzionario "Quattro pezzi per orchestra" (1961) e il misterioso "Uaxuctum" (1966), scelti per la colonna sonora di Shutter island. Scelsi, compositore autodidatta, solitario, fu un emarginato; non rientrava in alcuna delle "scuole" musicali istituzionali; si innamorò di filosofie e musiche extraoccidentali quando erano una stravaganza vista con diffidenza. Un "outsider" di genio: e l'Italia non ama gli "outsider", tantomeno se di genio. Forse grazie a Scorsese si rimedierà all'ingiustizia.