Cinquant’anni di sogni, immaginati e trascritti da una delle voci più intense della narrativa italiana, che trent'anni dopo una casa editrice maceratese, con un poderoso lavoro di ricerca e assemblaggio, restituisce alla terra nella quale il suo talento letterario crebbe e si formò. Esce oggi, per i tipi della Quodlibet, il libro Sogni, di Dolores Prato, la scrittrice romana che visse a Treia nei primi anni del '900. Si tratta di una inedita - e per certi versi unica nel panorama letterario italiano - raccolta di trascrizioni oniriche che vanno dal 1928 al 1982. Una «maestosa recherche notturna», così è
stata definita, dove rivivono storie e persoggi di una realtà trasfigurata, come la misteriosa zia Paolina uccisa da una monaca di Treia, l’incisore Arnoldo Ciarrocchi di Civitanova, il cardinale di Pollenza Fernando Cento. La raccolta Sogni, curata dalla cingolana Elena Frontaloni, con una prefazione di Gabriele Pedullà, rientra in un prodigioso e infaticabile lavoro di recupero e valorizzazione dell'eredità «pratiana» che la casa editrice Quodlibet, con la collaborazione del Comune di Treia, in questi anni ha costantemente
cercato di riportare a Macerata. Sono stati pubblicati da Quodlibet i romanzi Scottature, Giù la piazza non c'è nessuno (versione integrale a cura del settempedano Giorgio Zampa) e, da ultimo, Sogni.