Riviste / L'ospite ingrato / Umanesimo e tecnologia / Dalla fabbrica alla Comunità. Brevi note sull’organizzazione dello spazio sociale in Adriano Olivetti

Giovane apprendista imprenditore, Adriano Olivetti costruì sui libri la propria conoscenza dell’organizzazione del lavoro di fabbrica, in particolare applicandosi ai case studies degli stabilimenti metalmeccanici americani. Per questa via andò ben oltre l’insegnamento esperienziale e “inventivo” del padre Camillo, fino all’approdo dell’organizzazione dello spazio sociale e politico attraverso l’urbanistica: la città complemento della fabbrica, entrambe rese vive dal lavoro organizzato industrialmente. Già nel passaggio tra fascismo e Repubblica si profilò il sostanziale fallimento dell’“utopia urbanistica”, il cui superamento può essere trovato nella fondazione di una nuova “comunità” modellata sulla piccola patria canavesana. Se oggi riconosciamo ad Ariano Olivetti il contributo alla formazione di moderne élite di tecnocrati umanistici, capaci di proporre originali soluzioni del nodo tra Tecnica e Cultura, resta ancora da raccogliere la sfida verso un diverso rapporto tra Tecnica e Politica.

As a young apprentice entrepreneur, Adriano Olivetti built his knowledge of the organisation of factory work on books, in particular by applying himself to the case studies of American metalworking plants. In this way, he went well beyond the experiential and ‘inventive’ teaching of his father Camillo, to the point of organising social and political space through town planning: the city as a complement to the factory, both brought to life by industrially organised work. Already in the transition between Fascism and the Republic, the substantial failure of the ‘urban utopia’ emerged, the overcoming of which can be found in the foundation of a new ‘community’ modelled on the small Canavese homeland. If today we recognise Ariano Olivetti’s contribution to the formation of modern elites of humanistic technocrats, capable of proposing original solutions to the knot between Technology and Culture, his challenge to organise a different relationship between Technology and Politics has yet to be taken up.