Riviste / L'ospite ingrato / Umanesimo e tecnologia / Emilio Garroni e le «bellezze olivettiane»

Il presente saggio trae spunto da una docu-intervista del filosofo Emilio Garroni ad Adriano Olivetti, realizzata per il programma RAI Ritratti contemporanei nel febbraio del 1960, pochi giorni prima dell’improvvisa scomparsa di quest’ultimo. Seguendo la traccia dell’intervista l’articolo cerca di rintracciare la sopravvivenza del tema delle “bellezze olivettiane” nel pensiero di Garroni, concentrandosi in particolare sul rapporto tra estetica, arti e design, e sulla funzione civile dell’architettura, cioè sul suo significato partico, in quanto arte applicata, per gli uomini che la vivono e la abitano.

This essay is inspired by a docu-interview by philosopher Emilio Garroni with Adriano Olivetti, made for the RAI program Ritratti contemporanei in February 1960, a few days before the latter’s sudden death. Following the outline of the interview, the article attempts to trace the survival of the theme of “Olivettian beauties” in Garroni’s thought, focusing in particular on the relationship between aesthetics, the arts and design, and on the civil function of architecture, that is, on its particular significance, as applied art, for the people who live and inhabit it.