Riviste / L'ospite ingrato / Umanesimo e tecnologia / L’altro volto dell’inconscio: tracce della psicologia analitica nel pen- siero e nella prassi di Adriano Olivetti

Nel segno del similare ruolo affidato all’inconscio e alla disciplina astrologica, il presente studio propone un’ipotesi di raccordo fra il pensiero industriale-umanistico di Adriano Olivetti e la psicologia analitica di matrice junghiana. Dalla pubblicazione olivettiana di alcuni testi cardine dello psico-analista svizzero al tradizionale interesse degli Olivetti per lo studio degli astri, giungendo infine alla mediazione storica rappresentata dal rapporto terapeutico fra Adriano e Ernst Bernhard, la ricerca in questione mira ad ampliare la comprensione dell’orizzonte teorico del pensiero di Adriano alla luce, appunto, dell’inedito contributo fornitogli – accanto alla psicoanalisi freudiana – dall’altra e più recente ‘scuola’ di psicologia del profondo.

By considering the analogous role attributed to the unconscious and to the astrology, this essay offers a hypothesis of connection between the humanistic and industrial thought of Adriano Olivetti and the analytical psychology, theorized by C. G. Jung. Starting from the editing of some of the most important books written by the swiss analyst and from the traditional interest of part of Olivetti’s family in the study of stars, and finally coming to the historical mediation played by the therapeutic relation between Adriano and Ernst Bernhard, this research aims to extend, in a partially new direction, the understanding of the Adriano’s thought.